Stronzi: istruzioni per l’uso

Quando diciamo che un uomo è uno Stronzo non ci rendiamo conto di due cose:
- Ci sono tre tipologie di Stronzi.
- Gli Stronzi li creiamo noi.
La tipologia di stronzo più comune è il Disinteressato Punto. Che se vogliamo, mica è una colpa. Anche noi tendiamo ad avere due metri e due misure con gli uomini che ci piacciono e con quelli che No grazie, manco morta.
Poi ci sono quelli disinteressati che però per ego, testosterone o per insicurezze ad minchiam, fanno quelli presi bene e presi bene non sono. E sono gli Stronzi Merda e di loro si può dire poco perché rappresentano la feccia maschile. Sono difficilmente riconoscibili, lasciano segni indelebili e i tempi di recupero sono lunghi.
Infine esistono quelli che non sono stronzi, ma applicano il Metodus Stronzus, ovvero una strategia per accalappiare l’attenzione femminile.
Il punto qui è. È disinteressato o fa il disinteressato?
Perché non so voi, ma io ho occupato un numero indecente di serate con le amiche a piangere l’una sulla spalla dell’altra, che manco quando morì Derek, chiedendoci la stessa cosa.
Non mi chiama perché non sa che esisto o non mi chiama perché fa il figo e aspetta che mi faccia viva io?
Che due palle.
In questo sono una nazista. Se vuole mi cerca. Se non ha manco voglia di comporre il mio numero all’inizio di una conoscenza, figuriamoci quanto si sbatterà dopo. Quindi ciao e grazie. Ma poiché sono conscia dei miei limiti, ci sono anche situazioni in cui dovrei essere più morbida e concedere sto benedetto beneficio del dubbio.
Per farvi un esempio. Mio padre era decisamente meno figo di mia madre. E poiché lei deteneva un numero illegale di corteggiatori, lui escogitò il Metodus Stronzus.
Le disse che sarebbe passato a prenderla martedì. Perentorio. Deciso. Uno da sticazzi, insomma. Lei accettò, pensando che tanto sarebbe stato un appuntamento mediocre, ma il ragazzo era simpatico, lei era single e una chance gliela si poteva anche dare. E insomma. Quel martedì lui non si presentò. Non le telefonò e sparì. Lei ci rimase di merda, ovviamente.
Mio padre però si presentò a casa sua il martedì successivo e quando lei pretese spiegazioni, lui le disse solo È martedì? Sì. Bene, cos’hai da lamentarti?
“Se fosse successo a me, lo avrei mandato a cagare”. Così avremmo detto a mia madre se fossimo state le sue amiche. La verità è che non lo avremmo mandato a cagare nemmeno noi.
Perché? Perché chi ci spiazza ci colpisce. Perché siamo curiose come struzzi. Perché abbiamo tratti autolesionisti spiccati.
Mio padre rappresenta la differenza tra il Disinteressato Punto e il Metodus Stronzus.
Come si distinguono i due?
Questo l’ho capito solo quando mi sono fidanzata e sono riuscita per la prima volta nella mia vita, a guardare la cosa in maniera distaccata. Quando sei felicemente accasata le faccende da single ti sembrano molto facili. È la saggezza di sto cazzo, quella che esce quando non ti serve più. La maledetta.
Dicevamo. La differenza sta nel nostro comportamento. Ovvero. Se a uno gliene importa di me come l’estinzione del fenicottero nano e io lo tratto come se fosse la cosa più bella del mondo e lui continua a considerarmi come considera l’estinzione del fenicottero nano, beh amiche, quello è uno Disinteressato.
Se invece dopo che gli do confidenza lui cambia e smette di vestire i panni del bullo del quartiere, sapremmo che il suo era solamente un atteggiamento per attirare l’attenzione. Quindi Metodus Stronzus.
Grazie al cazzo, direte voi. Questa è roba facile. E c’avete ragione.
E qui subentra il punto 2. Gli Stronzi li creiamo noi.
Perché se decidiamo che vale la pena di scoprire se uno è Disinteressato, se è Stronzo Merda, o se usa una bieca tattica, allora siamo anche disposte a rischiare. Ovvero a conoscerlo. E sappiamo benissimo che se lo conosciamo ci sono alte probabilità che lui ci prenda. E se ci prende ed è Stronzo Merda allora siamo nei guai.
Ed è per questo che io negli anni ho imparato ad essere una nazista. Perché non permetto a nessuno di essere uno Stronzo. Fasullo, vero o disinteressato che sia.
Poiché so di essere romantica – e per questo portata all’autodistruzione – quando uno inizia a trattarmi come non mi piace, lo mando a quel paese.
Chissà quante occasioni ti sarai persa, dicono le amiche. E sicuramente hanno ragione. Ma so per certo che per tutte quelle sfumate, ce ne sono state tante altre in cui ho scelto me stessa e mi sono salvata.
Un uomo non sarà mai stronzo se non glielo permettiamo. Quindi come al solito, dipende da noi.
Una persona che si vuole bene non consente a nessuno di trattarla di merda.
Come dicevo sopra, questo è un consiglio Grazie al cazzo, uno di quelli che si danno quando ci si è già passate, quando si è bestemmiato, quando ci è disperate, e dopo millemila testate sul muro si è finalmente imparata la lezione.
Io quindi mi sento di darvelo, sto Grazie al Cazzo. Poi fate come volete, che tanto come volete lo fate lo stesso. E va bene così.
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